Per tirarmi su ci voleva una tappa savoiarda. Non solo la Savoia è molto più bella del Jura, ma soprattutto le strade, che immagino siano un retaggio italiano, sono tracciate in maniera molto più ragionevole: salgono quando non se ne può fare a meno, con pendenze umane, scendono con dolcezza. A impreziosire il percorso di oggi v'è una bella pista ciclabile che parte dal centro di Annecy e costeggiando il lago mi porta lontano dal traffico, verso Albertville. Per ora il tracciato misura 27 km, ma l'opera è in via di sviluppo. Due anni fa l'avevo percorsa in senso contrario, e misurava 20 km. Ora, nel punto in cui s'interrompe "provvisoriamente", come indica un cartello, si vede già il prolungamento asfaltato di fresco. L'unica galleria che ho trovato in Francia in più di un mese di viaggio è proprio su questa ciclabile, mentre la strada per le auto passa al di fuori. La giornata è stata molto fresca, complice uno strato di nubi che si è presentato verso mezzogiorno e proprio sulla ciclabile ha versato qualche goccia di sé.

Da Albertville, azzeccare la strada giusta per Moûtiers richiede una certa attenzione. Si prende per Tours-en-Savoie, strada D990, e si va sempre dritti, anche quando c'è un ingannevole cartello D990-Moutiers che invita a svoltare a destra, fino al cartello "Toutes directions" col simbolino della bicicletta. Lì si passa a destra della superstrada e poi si seguono i cartelli che indicano il percorso ciclabile delle valli olimpiche. Mi fermo a La Léchère, località termale che ospitò la stampa in occasione delle recenti olimpiadi invernali. in un albergo del quale sono l'unico cliente: ho perfino l'onore di decidere a che ora verrà servita la prima colazione. E' l'Hotel "Les Clarines", un luogo tranquillo gestito da una persona molto simpatica, prezzi modici, con un buon ristorante pochi metri più in là.

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