Sono entrato nella zona dei calvari, o per
meglio dire degli "enclos": sono chiese, spesso con cimitero
annesso nella medesima cinta muraria, affiancate da uno o più
crocifissi di pietra. Uno bello è a Ste-Marie-du-Ménez-Hom
(1,
2, 3,
4) ,
un altro è nel paese dove ho fatto tappa, Lampaul-Guimiliau,
e dove ho gustato la migliore zuppa di pesce di sempre in ambito francese
(la zuppa francese è solo liquida, niente a che vedere col cacciucco
alla livornese). Qui a Lampaul-Guimiliau (1,
2, 3)
stasera su 5 persone che incontro due sono ubriache fradice. Uno arriva
barcollando con una tolleranza rispetto alla linea ideale di alcuni
metri, e per poco, dopo aver esclamato "On arrive!", non viene
travolto da una macchina, perché la sua linea ideale passa in
mezzo alla strada. L'altro si siede su un gradino della chiesa e scaglia
a terra con violenza una bottiglia di birra ancora piena. Giro al largo
e mi rifugio in albergo. Il mal di schiena è veramente di quelli
tosti: dubito seriamente di essere in grado di ripartire, domani mattina.