Non avrei mai pensato di dover fare tanta
salita, oggi. Una differenza sostanziale fra le strade collinari francesi
e quelle italiane è questa: le strade italiane passano per il
punto più basso possibile, quelle francesi per la sommità
del colle più alto. E' per questo che in Italia ci sono i Passi
e in Francia les Cols. Fatica a parte, i paesaggi erano molto belli,
a partire dal Cirque de Mourèze (1,
2, 3,
4), composto
da Meteore in miniatura, a seguire per il Col
de la Merquière, caratterizzato da strane formazioni terrose
di colore rossiccio. Per quasi tutta la giornata vento molto forte,
contrario, altro elemento che ha contribuito a rendere la tappa molto
impegnativa. La bellissima D999 che conduce ad Albi è vallonata
in misura irritante. Negli ultimi 50 km non si è visto un albergo,
e a St-Sernin un grande hotel da 60 camere, pubblicizzato per parecchi
km, che io ritenevo un porto sicuro, era chiuso per turno settimanale,
mentre sia il piccolo hotel di fronte, sia la casa con camere (le cosiddette
"chambres d'hôtes") poco oltre risultavano al completo.
Situazione complessa, perché erano già le 21 e alla prossima
località mancavano 30 km di cui ignoravo le caratteristiche.
Con grande disponibilità, i gestori dell'hotel di fronte (Hotel-Restaurant
Fort) hanno rintracciato telefonicamente i proprietari dell'albergo
chiuso, e si son fatti indicare una camera con la chiave sulla porta
a disposizione per le situazioni di emergenza. Così mi sono salvato.
L'unica alternativa sarebbe stata la Gendarmerie, che avevo già
adocchiato.
|
|