Rouen è una città meravigliosa.
Ha un centro pedonale grandissimo rispetto alle dimensioni complessive
della città, che tuttavia è collegata senza soluzione
di continuità a diversi piccoli centri. Ci sono grandi chiese,
bellissimi edifici civili, e pittoresche case a graticcio. Fra le chiese
ce n'è una molto suggestiva costruita nel 1979, nella Piazza
del Mercato Vecchio, dove 600 anni fa fu bruciata Giovanna d'Arco, che
è dedicata proprio alla Pulzella d'Orléans. Quando mi
decido a lasciare Rouen do un'occhiata all'orologio, e mi accorgo con
stupore che è quasi mezzogiorno. Esco verso nord arrampicandomi
sulla collina che protegge Rouen dal vento. Arrivato in cima, scopro
con vivo rammarico che anziché il solito e previsto vento da
ovest o nord-ovest, soffia con odiosa sicumera il vento dell'est, anzi,
di nord-est, che è giustappunto dove sono diretto. Sarà
così fino a sera. Il percorso fino ad Amiens non è malaccio,
ma non si vedono più tutte quelle belle fattorie dei giorni scorsi.
Il tempo è discreto, e nel pomeriggio, per la prima volta da
diversi giorni, posso finalmente riporre il k-way nella borsa. A causa
della partenza ritardata, e del vento contrario, raggiungo Amiens dopo
le 20, e riesco a trovare una camera solo alle nove meno dieci.