Raggiungiamo Bergamo
Alta attraverso una strada pavimentata con la classica rizzada che
presenta pendenze fino al 13%. Si fa un giretto per il piccolo e prezioso
nucleo storico, si mangia qualcosa, e si prosegue alla ricerca di una
stradina che dovrebbe portarci in breve fino a Paladina. Invece saliamo
fino a San Vigilio (quasi 450 mt di quota, con pendenze considerevoli),
e poi ci tocca ridiscendere a Bergamo Bassa. Da Villa Almé c'è
una deviazione per Almenno (San Salvatore e San Bartolomeo). Arriviamo
fino alla chiesetta di San Tomé,
alla periferia di Almenno San Bartolomeo, e lì, considerando
il chilometraggio gonfiatosi a dismisura, nonché il cielo plumbeo
che sovrasta i monti, decidiamo di rinunciare alla val Taleggio, e di
puntare direttamente su San Pellegrino Terme. Proprio a un chilometro
dalla meta scoppia un violento temporale, dal quale ci salviamo rifugiandoci
sotto la generosa tettoia di una stazione di servizio, ove in breve
si raduna una piccola folla di viaggiatori su due ruote. Dopo una ventina
di minuti d'attesa completiamo l'opera. Stasera però piove ancora
con deplorevole insistenza. Speriamo bene. Il mio nuovo ciclocomputer
dotato di altimetro conferma un mio antico sospetto: i calcoli dei dislivelli
effettuati a spanne sulla cartina sono sempre clamorosamente sbagliati
per difetto. Oggi non ho avuto i problemi di stomaco che spesso mi affliggono
nella prima giornata dei miei Ciclogiri.