TAPPA 3: CASTIONE DELLA PRESOLANA - APRICA

 

 

83,9 km - Dislivello: 2207 metri - Gradimento: ***

 

Ripartiamo da Campioni del Mondo, passando tra centinaia di vessilli tricolori. Noi stessi abbiamo attaccato alle borse delle bandierine di carta che ci hanno dato in albergo prima della partita. C'è un bel sole, e questa volta il tempo reggerà fino a sera. Tappa con ben poca pianura, fin dalla prima salita della Presolana. La strada procede nel verde, con pendenze non indifferenti. Il paesaggio è più interessante in discesa. Si scende fino a Dezzo di Scalve, donde si ritorna a salire verso il Passo del Vivione (1828 m). Si tratta di un'ascesa lunga e dalle pendenze molto irregolari. Facciamo una pausa-spuntino a Schilpario (1124 m). Subito dopo la strada si stringe fino alle dimensioni di una passatoia, che si dipana principalmente fra boschi. L'ambiente naturale è stupendo, il traffico quasi assente. L'unico motivo di disappunto è fornito dagli sciami di mosche che ci accompagnano quasi fino in cima. In discesa la strada è sempre molto stretta, ma assai ben asfaltata. Porta fino a Forno Allione. La parola chiave è "forno". Ci togliamo subito le mantelline, per affrontare il falsopiano in salita che conduce a Edolo. Gaetano lungo la salita del Vivione ha rotto un raggio della ruota posteriore, ma troverà solo all'Aprica qualcuno in grado di sostituirglielo. Lo farà domattina. Da Edolo la salita al Passo dell'Aprica è condizionata soprattutto dalle fatiche precedenti: le gambe danno quello che possono, ma fortunatamente le pendenze non superano mai il 7% e vi sono lunghi tratti di falsopiano che consentono di racimolare le ultime energie da appendere allo striscione d'arrivo.

 

 

 

 

 

 

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