TAPPA 10: CANAZEI - POCOL

 

 

61,4 km - Dislivello: 2076 metri - Gradimento: ****½

 

Tre passi in programma oggi: Fedaia, Colle Santa Lucia e Giau. Il primo e il terzo li avevo già scalati dalla parte opposta, il secondo non lo conosco. Il tempo sembra aver messo giudizio, e infatti avremo una bella giornata di sole. Freschino a Canazei, sui 12°, ma tanto si sale subito. La parte impegnativa del Fedaia è quella finale, gli ultimi 4 km dove cominciano le gallerie (tutte aperte a valle meno una, breve e ben illuminata). In discesa (pendenze costantemente fra il 10 e il 15 per cento, occhio ai freni) avevamo l'intenzione di prendere la stradina di Serrai di Sottoguda, ma non c'era nessuna indicazione. Vedremo solo un cartello all'imbocco a valle, completo di divieto di transito. Il Colle Santa Lucia, lungo 9 km, non è difficilissimo, e offre belle viste dalla sommità. Il paese è a quota 1443, ma la strada, prima, sale di una quarantina di metri in più. Dopo il paese si scende di poco più di un centinaio di metri e si comincia subito la scalata del Giau, che è molto duro. Dopo la primissima rampa al 15%, mi procuro una contrattura lombare (alias "colpo della strega"). Mi sdraio sull'erba a un lato della strada e grazie ad alcuni esercizi di stretching riesco a rimettermi in condizioni di proseguire. So già che i problemi riaffioreranno questa sera e nei giorni successivi. Il Giau sale a strappi duri alternati a spianate sui tornanti. I tornanti, numerati, sono 29. Ma la fatica è resa sopportabile dalle viste fantasmagoriche, e la luce del pomeriggio contribuisce alla magia. Infine scendiamo a Pocol dove facciamo tappa. L'albergo, benché a 2 stelle, è abbastanza caro, ma siamo già sulle prime rampe del Falzarego, che ci attende domani. Se la mia schiena lo permetterà.

 

 

 

 

 

 



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