TAPPA 12 : CARCASSONNE - ESPEZEL

 

 

82,5 km - Dislivello: 1278 metri - Gradimento: ***

 

Mi sono svegliato poco prima delle 6 osservando il passaggio a una velocità impressionante di nubi nere. E' ciò cui assisterò per tutta la giornata, con l'unica differenza che, fortunatamente, le nubi saranno soprattutto bianche. Il vento soffierà impetuosamente dalla partenza all'arrivo, e con particolare veemenza sull'altipiano percorso nel finale. Il vento in Francia è ospite fisso, ma di quello odierno nel paesello dove ho fatto tappa ne parlavano tutti. La padrona dell'albergo mi ha chiesto come facevo a guidare la bicicletta in quelle condizioni (le raffiche giungevano lateralmente), e io le ho risposto che in effetti era piuttosto difficile, e in qualche frangente ero stato costretto a mettere piede a terra per non rischiare di cadere. Fortunatamente la bella strada dell'altipiano, soprattutto nel tardo pomeriggio, era ben poco trafficata.

Da Carcassonne ho preso una strada secondaria che attraversa belle colline ricoperte di vigneti. La luce cangiante governata dal passaggio repentino di nuvole multiformi rendeva il luogo ancora più affascinante.

 

 

 

 

 

 

 

A St-Hilaire c'è un'abbazia che non ho visitato soprattutto perchè temevo che potesse piovere da un momento all'altro. Poco dopo si deve valicare un piccolo passo, e da lì si scende a Limoux. Traffico quasi nullo. Limoux ha una bella piazza centrale.

Da Limoux riprendo la strada principale. E' ora di pranzo, e il traffico continua a latitare. Si prosegue senza variazioni fino a Quillan, donde si comincia subito a salire, fino a Coudons. Poco dopo Coudons c'è un passo superato il quale si accede all'altipiano di cui parlavo prima.

La meta prevista per questa sera sarebbe stata Belcaire, ma una breve deviazione per Espezel mi ha condotto a un delizioso alberghetto gestito da una signora di chiare origini anglosassoni, apparentemente scontrosa ma invece molto disponibile e attenta, con una passione per il termine "impeccable", che i francesi usano rarissimamente. Cena ottima e abbondante, così come la colazione dell'indomani, e soggiorno tranquillo. Siccome anche il prezzo è buono, rispetto alle medie francesi, mi sento di consigliarlo: è l'Hotel Restaurant Grau, ma anche se dimenticate il nome non fa niente, perché di alternative in questo villaggio di poche anime non ce ne sono.

Il vento che ha infuriato per tutta la giornata non si placa nemmeno dopo cena, e siccome è diventato anche piuttosto freddo, la passeggiata serale ha una durata veramente molto breve. Un'occasione per andare a letto presto e ricaricare le pile in vista delle salite di domani.


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