A St-Hilaire c'è un'abbazia che non
ho visitato soprattutto perchè temevo che potesse piovere da
un momento all'altro. Poco dopo si deve valicare un piccolo passo, e
da lì si scende a Limoux. Traffico quasi nullo. Limoux ha una
bella piazza centrale.
Da Limoux riprendo la strada principale. E'
ora di pranzo, e il traffico continua a latitare. Si prosegue senza
variazioni fino a Quillan, donde si comincia subito a salire, fino a
Coudons. Poco dopo Coudons c'è un passo superato il quale si
accede all'altipiano di cui parlavo prima.
La meta prevista per questa sera sarebbe stata
Belcaire, ma una breve deviazione per Espezel mi ha condotto a un delizioso
alberghetto gestito da una signora di chiare origini anglosassoni, apparentemente
scontrosa ma invece molto disponibile e attenta, con una passione per
il termine "impeccable", che i francesi usano rarissimamente.
Cena ottima e abbondante, così come la colazione dell'indomani,
e soggiorno tranquillo. Siccome anche il prezzo è buono, rispetto
alle medie francesi, mi sento di consigliarlo: è l'Hotel Restaurant
Grau, ma anche se dimenticate il nome non fa niente, perché di
alternative in questo villaggio di poche anime non ce ne sono.
Il vento che ha infuriato per tutta la giornata
non si placa nemmeno dopo cena, e siccome è diventato anche piuttosto
freddo, la passeggiata serale ha una durata veramente molto breve. Un'occasione
per andare a letto presto e ricaricare le pile in vista delle salite
di domani.