Si vedono molti cavalli. In questa zona c'è
la tradizione dell'allevamento del cavallo arabo.
La salita al Coll d'Ares (Coll è
catalano, in castigliano si dice Collado) non è mai
troppo dura, e i paesaggi sono belli, sia in ascesa che in discesa.
Sulla vetta un cartello millanta 100 metri in più di quota. In
realtà dovrebbero essere 1513. L'itinerario permette di visitare
alcuni bei borghi antichi, come Sant Joan de les Abadesses, Prats de
Mollo, Amélie-les-Bains e Céret. Il primo è in
Francia, gli altri s'incontrano dopo il colle, lungo la discesa.
E così la Spagna è alle spalle.
Il bilancio della parte spagnola del viaggio è certamente molto
positivo, se non penso alla decurtazione cui è stata soggetta.
E perché mai dovrei pensarci? I posti che non ho raggiunto sono
sempre lì, per un'altra occasione, con un mezzo diverso dalla
bici, oppure con la bici ma girando in senso contrario. Sempre che questo
clima folle non si porti via tutto.