Giornata di piccoli passi, cioè di tante piccole salite. Il passo più alto (1332 metri slm) è l'ultimo, il Col St-Jean, il più impegnativo è il secondo, il Col du Labouret, per la lunghezza, il dislivello (oltre 600 metri da Digne), e le pendenze massime, concentrate negli ultimi 1500 metri, ma ben oltre il 10% (fino al 15%, per essere più precisi).

Fino a Digne si scorge ancora qua e là qualche campo di lavanda, ma il paesaggio diventa bello dopo il Labouret. Notevole il paese di Seyne.

Tempo: caldo ma secco.

A le Lauzet-Ubaye c'è un piccolo ma grazioso ponte medievale, che si raggiunge percorrendo una carrareccia di quasi un chilometro.

Stasera alloggio in una suggestiva e insolita drogheria-hotel-ristorante. Siccome i tavoli sono dall'altra parte della strada (che è la statale che porta in Italia, mica una stradina), ogni volta il gestore-tuttofare deve aspettare che il traffico gli consenta di attraversare. Traffico che peraltro, verso sera, non è molto intenso.

Mi sono fermato ben prima di Barcelonnette perché temevo d'incontrare qualche problema nel reperire una camera il venerdì sera in una località turistica di una certa notorietà.

 

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