Gaetano parte alla volta di Marotta, dove deve prendere il primo dei tre treni che lo riporteranno a Vicenza. Come mi dirà poi in serata, è il solito calvario.
Io mi dirigo dalla parte opposta, per la tappa fin qui più bella di quest'anno. Belli i borghi di Sassoferrato, Arcevia, Piticchio, ma lo spettacolo è nei paesaggi offerti da queste strade.
Per arrivare a Sassoferrato c'è da affrontare una piccola salita, non impegnativa, per poi scendere brevemente. La Sassoferrato storica è in alto, mentre l'abbazia di Santa Croce si trova lungo una strada secondaria dall'altra parte del torrente Sentino: c'è una breve deviazione su sterrato ripido che conduce all'edificio, in corso di restauro e pertanto chiuso. Mi consolo con le belle viste da lontano sulla parte alta di Sassoferrato. Tornato sulla strada principale, mi dirigo verso Filipponi, in leggera discesa, e da lì verso Arcevia, in salita non dura e ulteriormente alleviata dai panorami collinari.