Il progetto di quest'anno aveva come priorità assoluta l'eliminazione di qualsiasi passaggio a vuoto: niente tappe di trasferimento, ma solo giornate tutta polpa. Piuttosto che confrontarmi con incognite pericolose, ho preferito tornare in molti luoghi il cui ricordo cominciava a sbiadire. Dall'itinerario originario di 37 tappe, ho scartato tutto ciò di cui non ero convinto, e non ho rinunciato a nulla del resto, piuttosto reintegrando qualcosa (Siena, per esempio) che avrei lasciato per un'altra volta.
E' stato questo il Ciclogiro con la media chilometrica giornaliera più bassa in assoluto: 85,5. Tempo fa avevo stabilito che la percorrenza giornaliera ideale era di 90 km.; ho addirittura esagerato, ma potevo farlo solo in Italia, la cui densità di motivi di interesse non ha eguali in nessun altro angolo del pianeta. Il risultato è che non ho dovuto ammazzarmi di fatica per vedere o rivedere un milione di cose belle.
Il mio equipaggiamento era sostanzialmente lo stesso dell'anno scorso. Immutata la bicicletta, stesse borse, anche se ho cercato di cambiare il bauletto del set della Leadermind per un difetto alla cerniera, ma lorsignori se la sono presa molto comoda, e in 40 giorni non sono stati in grado di mandarmi l'articolo che avevo ordinato. Neanche dopo 70, invero, nonostante un mio e-mail di sollecito. La qualità del loro servizio clienti è purtroppo inversamente proporzionale a quella dei loro prodotti (il bauletto nonostante il problemino alla cerniera ha svolto comunque egregiamente il suo compito). Nella mia borsa fotografica il 70-300 Sigma è stato avvicendato da un omologo Nikon dotato di stabilizzatore.
Signori, si parte.