TAPPA 6 : PUGET-THÉNIERS - AIGUINES

 

 

104,3 km - Dislivello: 1916 metri - Gradimento: ***½

 

Proseguendo per la strada intrapresa ieri sera, mi accorgo che non c'è più lo stesso ventaccio contrario. Un'aria dolce mi accompagna a visitare brevemente il borgo di Entrevaux, che già conoscevo.

La salita verso il Col de Toutes Aures diventa impegnativa solo a partire dal bivio per Annot. La strada non è noiosa, come temevo, ma anzi paesaggisticamente tutt'altro che anonima. Poco dopo l'inizio della discesa s'incontra una bella chiesetta antica, Notre-Dame de Valvert.

Da Castellane, che si raggiunge costeggiando un lago artificiale, parte la strada per le Gorges du Verdon. Al bivio fra le due rive, ho fatto un pensierino alla rive droite, già percorsa due volte ma più facile e probabilmente più spettacolare. La per me inedita rive gauche, che poi ho scelto, è assai più impegnativa. Al già citato bivio si prende per Comps-s-Artuby, e dopo circa 6 km si svolta a destra per Trigance. Già per arrivare all'altezza di Trigance c'è una bella salita, ma il peggio viene dopo, con un drittone al 14% sotto il solleone su un asfalto rifatto di fresco, anzi di caldo, e quindi con la proibizione di mettere piede a terra, pena il trasporto sotto le scarpe di quei 4-5 kg di sassolini che non passerebbero inosservati. Gli operai mi vedono sfilare e per educazione, perché i francesi sono molto educati, si sforzano di non farmi capire che non mi stanno invidiando affatto.

 

 

 

 

 

 

 

Dopo qualche altro chilometro non facile si arriva finalmente alla vera e propria sponda sinistra delle Gorges. E' una bella strada, ma contrassegnata da esasperanti zig-zag e da saliscendi interminabili. Solo sporadicamente ci si affaccia direttamente sulle gole. Insomma, se dovessi consigliare a chi arriva da queste parti per la prima volta quale sponda scegliere, non avrei proprio nessun dubbio: quell'altra. Senza che le cartine Michelin si preoccupino minimamente di segnalarlo, nel finale tocca arrampicarsi fino a 1200 metri di quota, per poi scendere brevemente al paese di Aiguines, che è molto grazioso e ha un bel castello (residenza privata) che si affaccia sul lago sottostante. Albergo-ristorante un po' caro ma confortevole.

Ho messo assieme quasi 2000 metri di dislivello, e non posso dire "quasi senza accorgermene", perché me ne sono accorto benissimo. Gran sole, che a metà pomeriggio mi ha costretto a reindossare guanti e bracciali per non ustionarmi. Le gambe cominciano ad obbedire.


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