Pausa pranzo, un po' ritardata, a Pieve Santo Stefano. Da qui a Sansepolcro la strada è bella ma con molto saliscendi (altri 200 metri di dislivello).
Sansepolcro merita una sosta, per il fascino ambientale più ancora che per i suoi monumenti: è una città palesemente antica ma non imbalsamata nel suo passato.
Ultimo tratto di strada sostanzialmente pianeggiante e in favore di vento fino a Città di Castello.
Città di Castello, oltre ad aver dato i natali a Monica Bellucci, è dalle mie parti nota per un gustoso incidente occorso a mia sorella qualche anno fa. Raccontatomi da lei: passeggiando con suo marito nella cittadina umbra, capita davanti alla vetrina di una pasticceria, nella quale è esposto un vassoio con un cumulo di biscotti dalla foggia particolare. In cima è infilzato un cartellino con la scritta "mignolini". "Ne prendiamo un po'?" fa mia sorella, ed entra in negozio. "Vorrei mezzo chilo di mignolini". La signora dietro il bancone, con tono lievemente indignato: "Ma i Mignolini siamo noi!" Mia sorella, come colpita da un diretto destro, non trova la forza di rimediare alla gaffe, ruota sui propri tacchi e con un colorito sul volto che ricorda quello di Fantozzi vittima del pomodorino rovente, senza proferire verbo, sfila davanti a suo marito che l'aspettava fuori dall'uscio e si allontana a tutta birra. La pasticceria Mignolini, come risulta dal web, c'è ancora, ma o mia sorella, ancora sotto shock, non si è spiegata bene riguardo alla sua posizione, oppure si sono trasferiti in un'altra via. Peccato, perché avrei assaggiato volentieri quei biscotti.
Oggi siamo partiti dall'Emilia-Romagna e siamo arrivati in Umbria passando per la Toscana. Non sarà l'unico caso di tappa triregionale, quest'anno.