Da Porto Recanati si torna a salire, ancora con pendenze severe, verso Potenza Picena, bel borgo antico che ha dato i natali a Bruno Mugellini. I pianisti sanno chi è, e alcuni di loro, me compreso, preferirebbero non saperlo, pensando alle sue diteggiature che per restare nell'alveo del rispetto dovuto a un insigne didatta di un'epoca ormai lontana mi limiterò a definire un po' strane. I potentini hanno dedicato al loro illustre concittadino il teatro e una delle vie principali.
Sempre per strade paesaggisticamente spettacolari, si va poi a Montecosaro, svoltando a sinistra prima di Montelupone (che probabilmente meritava a sua volta un po' di attenzione, ma certe volte si devono anche fare delle scelte), scendendo e risalendo vertiginosamente, secondo consuetudine marchigiana.
Si scende ancora, fino alla chiesa romanica di Santa Maria a Piè di Chienti, a un tiro di schioppo da Borgo Stazione di Montecosaro. L'edificio, del X secolo, offre ai visitatori la possibilità, abbastanza rara, di salire al piano superiore.
Ancora bei paesaggi e molta salita fino a Fermo, dove alloggio all'Hotel Ristorante Astoria, in cui mi fermai nel 1993. Il cuoco, per fortuna, è ancora lo stesso, come mi conferma il cameriere, sicché posso riassaporare con gioia lo stesso piatto, maccheroncini alle verdure e frutti di mare, che già mi aveva entusiasmato a suo tempo. I maccheroncini non sono piccoli maccheroni, ma spaghettini a sezione quadrata. La vista dal locale adibito a ristorante è di quelle che non si dimenticano, se si amano i paesaggi collinari.