TAPPA 12 : FERMO - ASCOLI PICENO

 

 

88,2 km - Dislivello: 847 metri - Gradimento: ***1/2

La cartina è interattiva - The map is interactive

 

Lunga passeggiata a Fermo prima di muovere verso Monterubbiano. Un agente della Polizia Stradale scende apposta dalla moto per mostrarmi, affacciati allo spettacolare balcone naturale su cui ci troviamo, dove si imbocca e come si snoda la strada sinuosa che porta a Monterubbiano.

Si capisce subito che la giornata sarà meno calda delle precedenti. La salita per Monterubbiano, che si affronta dopo aver superato il ponte sull'Ete, non è facilissima, ma la bellezza dei paesaggi distrae dalla fatica. In tutto questo ciclogiro non ricordo una sola volta in cui abbia pensato "ma quando finisce questa strada?".

Anche Monterubbiano merita una lunga passeggiata. Ne consegue che alle 14 ho percorso solo 18 km: credo sia un record (per la precisione il record sui 18 km con partenza da Fermo).

Mi sposto nella vicina Moresco, un altro piccolo gioiello, e poi finalmente mi metto d'impegno ad accatastare chilometri.

 

 

 

 

 

 

 

Scendo a Pedaso e percorro la statale n.16 fino a Porto d'Ascoli, attraversando velocemente Grottammare e San Benedetto del Tronto. A Porto d'Ascoli imbocco la SS4, la vecchia Salaria, oggi retrocessa a Strada Provinciale. Non è molto trafficata, e il vento è a favore (come quasi sempre negli ultimi giorni, debbo confessarlo).

Ad Ascoli la ricerca della camera è un po' laboriosa. Segnalo però l'ottimo Ristorante Pizzeria Al Teatro, dove spendendo poco ceno con molta soddisfazione. E' vicino al chiostro della chiesa di San Francesco, molto bello e ben illuminato (il chiostro, l'illuminazione del ristorante non me la ricordo proprio). Il centro di Ascoli è sempre stupendo, e pare che l'attuale sindaco - almeno così sostiene un simpatico signore col quale chiacchiererò un po' prima della partenza di domani mattina - si stia dando parecchio da fare per valorizzare il patrimonio artistico della città. Che non è solo Piazza del Popolo, pur meravigliosa.

 


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