Riprendo la via Emilia alla volta di Melegnano, aggirata sulla destra, e passando per San Donato Milanese arrivo all'ingresso della metropoli.
Rispetto a 4 anni fa (vedi Ciclogiro 2004) lo svincolame è cambiato ancora. Adesso si arriva alla stazione ferroviaria di Rogoredo e si attraversano i binari utilizzando un sottopassaggio, per poi risalire lungo una scala dotata di scivolo in via Cassinis, che ci porta fino a piazzale Corvetto.
A Milano trovo più traffico di quanto mi aspettassi. Arrivo a casa con calma attorno alle 16.
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La media pallini di questo Ciclogiro è stata di 3,517, il che significa che mi è piaciuto molto. Ho accorciato molto le singole tappe (media giornaliera km 85,519, media dislivello 860 metri), e ne ha beneficiato la parte turistica del viaggio. E' una strategia che ha un senso solo in Italia, dove le distanze fra i luoghi interessanti sono mediamente molto ridotte, ma visto che ci vivo, in Italia, perché non approfittarne?
Ho perso circa 5 kg di peso, ma mentre scrivo queste note conclusive (è il 16 ottobre) li ho già riguadagnati. Quest'anno il raccolto dell'uva da tavola è stato strepitoso, e se volete un consiglio per una cura ingrassante, ve l'ho già dato io.
Ho fatto più foto del solito, e ne ho pubblicate oltre l'80%, esattamente 1500. Ho cambiato sistema di impaginazione, in modo da lasciare a ciascuno di voi la scelta, attraverso le anteprima, delle foto da vedere.