Oggi mi è stato offerto un potente concentrato di come NON deve essere il cicloturismo per risultare piacevole:
a) ha piovuto quasi ininterrottamente dalla partenza all'arrivo;
b) quasi sempre contro vento;
c) strade con asfalto rugoso (anti-allagamento), peggio delle carrareccie ad uso agricolo;
d) sede stradale stretta e percorsa da mezzi pesanti (ideale per il ciclista quando piove forte e la strada si allaga, sì perché nonostante l'asfalto rugoso oltre un certo limite si allaga ugualmente);
e) sortita improvvisata su strada non asfaltata, che normalmente si definirebbe strada bianca, ma nel mio caso è marrone, perché in poche decine di metri mi sono ritrovato la bicicletta impacchettata in un quintale di fango;
f) e per finire, siccome le giornate così si vorrebbe che finissero il più presto possibile, ben sei vani tentativi in 30 km di trovare una camera, Curiosamente nel settimo albergo le stanze erano tutte libere (è un bar-ristorante con camere sulla destra all'uscita del paese in direzione Sens, cena e camera dignitosissime, prezzi modici).