TAPPA 12 : BAR-SUR-SEINE - VILLENEUVE-L'ARCHEVÈQUE

 

Troyes

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87,8 km - Dislivello: 362 metri - Gradimento: **

 

 

Oggi mi è stato offerto un potente concentrato di come NON deve essere il cicloturismo per risultare piacevole:

a) ha piovuto quasi ininterrottamente dalla partenza all'arrivo;

b) quasi sempre contro vento;

c) strade con asfalto rugoso (anti-allagamento), peggio delle carrareccie ad uso agricolo;

d) sede stradale stretta e percorsa da mezzi pesanti (ideale per il ciclista quando piove forte e la strada si allaga, sì perché nonostante l'asfalto rugoso oltre un certo limite si allaga ugualmente);

e) sortita improvvisata su strada non asfaltata, che normalmente si definirebbe strada bianca, ma nel mio caso è marrone, perché in poche decine di metri mi sono ritrovato la bicicletta impacchettata in un quintale di fango;

f) e per finire, siccome le giornate così si vorrebbe che finissero il più presto possibile, ben sei vani tentativi in 30 km di trovare una camera, Curiosamente nel settimo albergo le stanze erano tutte libere (è un bar-ristorante con camere sulla destra all'uscita del paese in direzione Sens, cena e camera dignitosissime, prezzi modici).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

C'è anche qualche nota positiva: ho visitato la bellissima Troyes, entrando anche nella cattedrale che nel 2003 mi ero perso.

A Troyes ho anche gustato la baguette più buona di tutto il viaggio. Ho fatto 10 minuti di coda alla boulangerie: sospettavo che ne valesse la pena.

Scenografici i vigneti della Champagne, anche se Villeneuve-l'Archevèque è di nuovo in Borgogna.

Volendo evitare altre giornate come questa, ma sapendo anche che sarà difficile trovare una soluzione soddisfacente, mi butto sulle cartine per definire un piano B. Ma un po' perché consultare un atlante atomizzato in singoli fogli è una disperazione, un po' perché una soluzione accettabile sembra non esserci, e soprattutto perché mi sento un po' vigliacco a progettare un'altra ritirata dopo il fallimento del 2003, dopo qualche minuto raccolgo tutti le mie mappe nella loro busta, spengo la luce, e mi addormento come un sasso. Domani è un altro giorno, come disse l'inventore del calendario ad un foglio per giornata.


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