3. VERONA - VELO VERONESE
49,1 km - disl. 1245 m
Mappa realizzata grazie a Google Maps
Alle 8,46 vado alla stazione di Verona per "raccogliere" Gaetano Chemello, il compagno di viaggio degli anni pari, che questa volta si limiterà a una due giorni con arrivo nella sua Vicenza. Si passeggia per il centro di Verona, e poi si parte per la Lessinia. Questa regione montagnosa, distribuita fra il veronese e il vicentino, entra nei miei itinerari per la quarta volta, ma solo quest'anno riesco ad aggirare ogni ostacolo e a salirci davvero.
Fino a Grezzana si sale poco, dopodiché le pendenze si fanno severe per chiunque, severissime per me che sono alla prima ascesa assoluta del 2010. Si oscilla fra il 6 e il 12 per cento su drittoni raccapriccianti arroventati dal sole, fino a due km da Cerro Veronese.
Lungo il salitone ci eravamo fermati a comprare delle buonissime ciliegie. A Cerro becchiamo un minimarket che in realtà è già chiuso, ma nonostante ciò il gestore ci fa entrare e ci prepara due panini al prosciutto, che con due bibite in lattina ci costano la bellezza di 4 euro.
Dopo Cerro le pendenze si attenuano molto, anche se complessivamente i km di salita alla fine non son pochi. A Bosco Chiesanuova svoltiamo verso Velo Veronese, per passare in una vallata parallela, con una leggera discesa iniziale seguita da altra salita.
Alla fine il dislivello supera i 1200 metri: ne è valsa la pena? Non ne sono sicurissimo. Ci consoliamo con l'eccellente cucina dell'Hotel 13 comuni.
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