13. MAESTA' (MC) - ASCOLI PICENO
85,8 km - disl. 1076 m
Mappa realizzata grazie a Google Maps
L'itinerario di oggi è molto semplice: si tratta di percorrere la stessa strada, su cui peraltro si affaccia l'albergo, per 80 km, e poi svoltare a sinistra ed entrare nel centro di Ascoli.
Partenza attorno alle 9. Ormai ho assunto l'abitudine di rintuzzare la sveglia e dormire ancora un po', il che naturalmente comporta un arrivo ritardato, e così via. Ci vorrebbe una tappa facile per spezzare la catena. Forse domani.
I paesaggi non sono più quelli incantati degli ultimi giorni, ma la strada è comunque piacevole, anche grazie a un clima caldo ma secco. So benissimo che anche oggi mi toccherà andare continuamente in ascensore. Per la terza giornata consecutiva, supererò i 1000 metri di dislivello.
Nei primi chilometri, mi fermo per scattare una foto, e proprio mentre la composizione è pronta, sento una sorta di ruggito alle mie spalle. Un cane enorme mangerebbe me e la mia fotocamera se non fosse per quel recinto metallico che turba la sua dieta e consente a me di proseguire indenne.
Sarnano è nota per le sue terme, ma ha soprattutto un centro storico a terrazze meritevole di ammirazione.
Dopo un altro po' di saliscendi (da Sarnano in poi non si va mai sotto i 400 mt), giungo ad Amandola, simile a Sarnano ma con un centro meno attraente.
Ancora un po' in altalena, e poi è la volta di Comunanza, borgo più piccolo dei precedenti, ma con qualche scorcio degno di interesse.
Dopo Comunanza si va all'attacco della vetta di giornata, un valico posto a 730 metri di quota obbligatorio per i ciclisti, i quali non sono ammessi nella nuova galleria che si imbocca a quota 600 metri. C'è qualche rampa al 10%, ma nel complesso non è una gran salita, e affrontata dopo le 17 è pressoché tutta all'ombra. Dopo il passo è quasi tutta discesa fino all'arrivo.
Ascoli Piceno è una città che conosco abbastanza bene, ma ci torno sempre molto volentieri perché è un bel posto e la gente è simpatica.
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