1. MILANO - BERGAMO

72,7 km - disl. 270 m

 

Mappa realizzata grazie a Google Maps

 

Che organo bizzarro il cervello umano. Ieri sera stavo puntando la sveglia per le 7, ma poi ho pensato che siccome nei giorni successivi sarei passato alle 7,10, era meglio impostarla direttamente su quest'orario. Stamattina ho sognato che ero in giro in bicicletta, erano le 16 esatte, e al grido di "è tardi" mi sono alzato dalla panchina all'ombra su cui stavo riposando, e sono rimontato in sella. Contemporaneamente mi sono svegliato, ed erano le 7 spaccate. La panchina all'ombra rifletteva i miei timori riguardo al caldo che avrei trovato oggi. Mi sono comunque concesso 10 minuti di coma vigile, anche per verificare che la sveglia funzionasse, e in fin della fiera sono partito alle 8,08. Da via Melchiorre Gioia fino a Cassano d'Adda ho percorso la bellissima ciclovia della Martesana, un modo davvero dolce di abbandonare il caos metropolitano e immergersi subito nel clima naturalistico che dovrebbe contraddistinguere il giro di quest'anno. Brevi soste a Crescenzago e Gorgonzola, una un po' più lunga a Cassano per girare intorno alla sontuosa Villa Borromeo. All'imbocco del ponte sull'Adda, nei pressi di Fara Gera d'Adda, mi affianca un signore che avendo notato la scritta Bianchi sulla mia maglia rosa mi dice con orgoglio che ha lavorato una vita alla Bianchi. La fabbrica è nelle vicinanze. Da Canonica, all'imbocco di un altro ponte sul fiume, si può ammirare, in alto sulla sponda opposta, la scenografica Villa Melzi d'Eril. Da Trezzo si arriva in breve a Crespi d'Adda, noto villaggio industriale della fine dell'800. È anche l'occasione per sedersi un po' all'ombra e gustare le pesche tabacchiere che mi son portato da casa (sapete, quelle schiacciate. Sono fra le cose che preferisco, insieme ai 24 Preludi e Fughe di Sciostakovic e alla Sonata "Sulla strada" di Janácek). Fa molto caldo, con punte di 38 gradi sulla strada, ma tutto sommato non molto al di sopra delle medie di stagione. Mi sembra di poter dire che la mia nuova Cube se la cavi egregiamente in salita. Dal cimitero di Crespi c'è una salita che riporta verso la deviazione per Brembate. A me sembrava un banale cavalcavia, e invece il ciclocomputer mi informato che la pendenza era del 6%. Vedremo meglio domani, quando cominceremo a salire sul serio. A Bergamo ho trovato alloggio nella città bassa, e dopo una dormitina di un'ora sono salito a piedi alla città alta. Un po' affollata, ma sempre bella (e perché avrebbe dovuto diventare improvvisamente brutta dopo tutti questi anni?).

   

 

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