12. SAINT-JULIEN-LES-ROSIERS - BALSIÈGES
115 km - disl. 1501 m
Mappa realizzata grazie a Runtastic e Openstreetmap
Per la prima volta nella mia storia cicloturistica, ieri sera prima di addormentarmi ho deciso di prenotare l'albergo per la tappa successiva, scottato dalla spiacevole esperienza di Alès. Tappa fissata a Balsièges, sulla strada per Mende. Mi affido a booking.com e va tutto liscio. Avere una stanza prenotata è un'arma a doppio taglio: da una parte si sa che non si dovrà cercare, o peggio rischiare di fare altri chilometri, magari con l'oscurità incombente; dall'altra si ha l'obbligo dell'orario, che impone dei limiti alla parte prettamente turistica. In Italia, dove la rete alberghiera è ben altra cosa rispetto alla Francia, non lo farei mai. Ieri sera mi ero fermato a Saint-Julien-les-Rosiers, che è un comune diviso in due parti, Saint-Julien e Les Rosiers, e non mi ero accorto che ciascuna delle due frazioni giaceva lungo una strada diversa. Io naturalmente avevo scelto l'altra. Fortunatamente mi ero fatto l'itinerario dettagliato, e al primo paese, mai sentito nominare, ho capito che c'era qualcosa di sbagliato. Marcia indietro, dopo aver regalato 10 km al mio leggendario senso del disorientamento, una bestia insaziabile, e accettazione dell'itinerario più semplice: la RN 106 fino alla meta. Itinerario noioso? Un po' sì, ma qualcosa d'interessante l'ha offerto. Altimetricamente corposa, è stata la tappa che ha confermato che la forma-ciclogiro è finalmente raggiunta. Ci sono due colli da superare, uno a 20 km da Florac (836 m slm) e uno 16 km dopo (1046). Da lì si scende definitivamente a Balsièges. Complessivamente il dislivello ha superato i 1500 metri. Stasera al ristorante cuoco italiano. Ma come Jobim non ha avuto le palle per perseguire l'obiettivo fino in fondo, così i cuochi italiani oltralpe non hanno il coraggio di cucinare veramente all'italiana, offrendo un ibrido che per il cliente italiano raramente risulta appagante.
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