24. CITTA' DI CASTELLO - BADIA TEDALDA
49,9 km - disl. 784 m
Mappa realizzata grazie a Runtastic
Il motivo purtroppo essenziale della giornata è il meteo. Cosa riuscirò a fare? Alla partenza non piove. Mi dirigo verso il centro di Città di Castello e riesco a girarla per quasi un'ora, ma proprio quando sto per lasciarla si scatena un diluvio tale che nel bar in cui mi sono rifugiato, insieme ad altri, devono chiudere le porte perché piove fino a metà locale, per effetto del vento. Dopo circa 20' improvvisamente smette e mi rimetto in sella, cercando di aggirare come meglio posso le zone allagate. A metà strada rispetto a Sansepolcro nuovo acquazzone, questa volta un po' più normale, e altra provvida tettoia. Mi dico che se continua così sarò costretto a fermarmi a Sansepolcro e sperare in un indomani migliore. Invece a Sansepolcro esce perfino un'occhiata di sole, e fino alla fine della tappa, con l'eccezione di due gocce sull'ultima discesa, non pioverà più. Anche a Sansepolcro faccio un giro tranquillo, mi mangio una piadina al prosciutto (giusto per ricordare che sono diretto verso la Romagna), e vado all'attacco del Passo di Viamaggio (980 m), cui sono affezionato perché è stato il primo valico importante della mia carriera cicloturistica, anche se affrontato dal versante adriatico. Non è una grande salita, guadagna poco più di 600 m in 18 km. I paesaggi sono piacevoli. Dopo circa tre km di salita mi fermo per fare un paio di foto, e per meglio inquadrare il panorama mi avventuro su un passaggio ai limiti di un campo coltivato, senza ricordarmi di quanto avesse piovuto nelle ore precedenti. Dopo una trentina di metri ho l'impressione di calzare due ferri da stiro, perché ho imbarcato un paio di kg di fango a bordo delle mie vecchie Adidas Stan Smith. Perdo quasi un quarto d'ora per liberarmi della zavorra, e poi riparto fiducioso, chiedendomi se per caso anche la mia bici non si sia nel frattempo liberata di qualche zavorra. Beh, nel cercare un rametto per la pulizia delle scarpe, avevo lasciato la borsa fotografica sul ciglio della strada. Una volta tanto, debbo ringraziare il fatto che sia così pesante, altrimenti me ne sarei accorto solo qualche km più sopra. Arrivo in cima pochi minuti prima delle 18, e dopo circa 20' arrivo a Badia Tedalda dove faccio tappa presso una pizzeria con camere. La pizza è molto buona, la camera è confortevole. Il paesino, che è ancora in provincia di Arezzo, non offre granché. Peraltro si presenta come stazione climatica.
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