13. MILANO - PAVIA
81,2 km - disl. 50 m
Mappa realizzata grazie a Runtastic e Openstreetmap
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Dopo 40 giorni di convalescenza, ho voluto testare le condizioni del mio braccio sinistro e della mia bicicletta. Ho allestito un itinerario di lunghezza regolabile che mi consentisse di rientrare velocemente in qualunque momento nel caso in cui ci fossero problemi insuperabili.
La prima giornata era dedicata ad alcuni dei navigli lombardi.
E' il 16 agosto, l'aria è limpida e fresca, e c'è una luce da alta montagna che invoglia a scatenare la fotocamera.
Dopo il Naviglio Grande, ed una breve sosta in una Abbiategrasso deserta, imbocco l'alzaia del per me inedito Naviglio di Bereguardo, un percorso ciclopedonale che da Abbiategrasso conduce, passando ovviamente da Bereguardo, al famoso ponte di barche.
Il ponte va attraversato a piedi. Poco dopo, sulla sinistra, c'è una deviazione che permette di arrivare a Pavia attraverso belle strade di campagna ben poco trafficate (soprattutto nel week-end ferragostano). Merita uno sguardo la Cascina Sedone.
Arrivo ad un orario dignitoso in una Pavia stranamente senza zanzare.
Il bilancio è molto positivo. La bici è a posto, il braccio non si è smontato di nuovo. Posso dire che paradossalmente è stata la tappa più bella di quest'anno. Forse l'eccesso di programmazione nuoce allo spirito d'avventura. D'accordo, Pavia non è Madrid... ma forse è perfino più bella.
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