Tappa numero 5: CASTELNUOVO MAGRA - CASTELNUOVO DI GARFAGNANA
Lunghezza: 67,8 km - Dislivello: 1735 m
Andatura media: 11,4 kmh - Media complessiva: 7,2 kmh
Temperatura media: 28,3 °C
Punti d'interesse: Castelnuovo Magra, Tenerano, Ugliancaldo, Gramolazzo, Piazza al Serchio, Castelnuovo di Garfagnana, le viste sulle Alpi Apuane.
Gradimento: ***/****
Difficoltà: ***
NOTE: Al termine della breve ma intensa prima salita della giornata mi attende l'antico borgo di Castelnuovo Magra, con le sue case policrome e il suo castello. Si riparte in salita, ma ad un tornante mi scende la catena dalla corona (la mia nuova bici ne ha una sola). In realtà non me ne accorgo, perché la catena non scende del tutto, ma si accomoda di fianco ai denti della corona, contenuta dal disco di protezione esterno, cosicché io spingo sui pedali ma la corona gira a vuoto. Ho un momento di panico, "si è rotta" penso, riferendomi genericamente all'intera bicicletta, ma poi sdraiando la bici al sole capisco e rimedio. L'itinerario prosegue su strade strette e senza traffico, in mezzo alle montagne, ma a un certo punto un cartello indica un'interruzione. Aggirarla sarebbe gravoso e rovinerebbe tutto il resto della giornata, perché mi costingerebbe a un lungo giro per arrivare sulla a me ormai arcinota statale della Garfagnana che transita per Foce Carpinelli, ma proprio quando sto per arrendermi alla sventura vedo arrivare un automobilista dalla strada chiusa che mi assicura che il percorso è praticabilissimo, basta fare attenzione a qualche buca. Ho poi saputo che da anni gli amministratori locali, invece di riasfaltare la strada, preferiscono battezzarla come chiusa per evitare al contempo di eseguire i lavori necessari ed eventuali noie legate a incidenti causati dalle buche. Vado. Le buche ci sono, ma ho visto ben di peggio. Fra le località toccate o lambite dall'itinerario, le più interessanti sono Tenerano e Ugliancaldo, quest'ultima in via di ricostruzione dopo il terremoto del 2013. Il borgo conta 10 abitanti d'inverno e circa 600 d'estate. Si scende a Gramolazzo con il suo lago, e dopo un'altra breve ascesa si piomba su Piazza al Serchio, presso cui avviene l'innesto sulla statale testé citata. Gli ultimi chilometri sono ancora piuttosto ondulati. I paesaggi, più aperti, rimangono assai piacevoli. Una tappa piccola e deliziosa. Il dislivello non è indifferente, ma la pedalata assistita cambia di molto le prospettive. Dopo il lago di Gramolazzo, andando verso Piazza al Serchio, in un tratto di strada con qualche auto in più rispetto alla parte di percorso precedente, all'improvviso si palesa un ingorgo. Due auto si sono esibite in un bel frontale su una curva cieca. Non ci sono feriti, sicché, dopo aver passato l'intera giornata contando al massimo una ventina di automobili in tutto, mi limito a scuotere la testa. Sarà snobismo "green" il mio? Ai posteri, se ve ne saranno, l'ardua sentenza.