CICLOGIRO CLODIANO 2019

15 giugno - 26 luglio, 4030,6 chilometri in 42 tappe

Strada dell'Assietta

 

 1. MILANO - GODIASCO
 2. GODIASCO - BETTOLA  
 3. BETTOLA - BORGO VAL DI TARO  
 4. BORGO VAL DI TARO - CASTELNUOVO MAGRA  
 5. CASTELNUOVO MAGRA - CASTELNUOVO DI GARFAGNANA  
 6. CASTELNUOVO DI GARFAGNANA - MONTECATINI TERME  
 7. MONTECATINI TERME - POGGIBONSI  
 8. POGGIBONSI - VOLTERRA  
 9. VOLTERRA - GROSSETO  
 10. GROSSETO - CAPALBIO  
 11.CAPALBIO - BRACCIANO
 12. BRACCIANO - MONTEROTONDO  
 13. MONTEROTONDO - ARICCIA  
 14. ARICCIA - LATINA  
 15. LATINA - ARPINO  
 16. ARPINO - CAPUA  
 17. CAPUA - CAVA DE' TIRRENI  
 18. CAVA DE' TIRRENI - SALERNO
 19. SALERNO - PALINURO  
 20. PALINURO - SCALEA  
 21. SCALEA - CASTROVILLARI
 22. CASTROVILLARI - CAMIGLIATELLO SILANO  
 23. CAMIGLIATELLO SILANO - SCHIAVONEA  
 24. SCHIAVONEA - NOVA SIRI MARINA  
 25. NOVA SIRI MARINA - BERNALDA  
 26. BERNALDA - SANTERAMO IN COLLE  
 27. SANTERAMO IN COLLE - VENOSA  
 28. VENOSA - LUCERA  
 29. LUCERA - TERMOLI  
 30. TERMOLI - CHIETI  
 31. CHIETI - RIPATRANSONE  
 32. RIPATRANSONE - MACERATA  
 33. MACERATA - FABRIANO  
 34. FABRIANO - GUBBIO  
 35. GUBBIO - AREZZO  
 36. AREZZO - BIBBIENA  
 37. BIBBIENA - BAGNO DI ROMAGNA  
 38. BAGNO DI ROMAGNA - FORLI'
 39. FORLI' - MODENA
 40. MODENA - PARMA  
 41. PARMA - PIACENZA  
 42. PIACENZA - MILANO  

Confermando la decisione presa lo scorso anno, e corroborata nei primi mesi di quest'anno da lunghe e soddisfacenti gite di un giorno, il Ciclogiro di quest'anno è il primo Ciclogiro elettrico, affrontato cioè con una bicicletta a pedalata assistita. E' una Cube Touring con motore e batteria Bosch. Pesa, accessori compresi, circa 25 kg, che con i bagagli diventano 50 tondi. Anche la bicicletta con cui affrontai sciaguratamente il Ciclogiro 2016 raggiungeva quel peso, con l'aggravante della mia personale aspirazione a una quasi-obesità (sto esagerando un po', ma pesavo allora comunque ben più di 80 kg), e ovviamente il tentativo risultò fallimentare. I test invernali e primaverili mi hanno suggerito di portare con me una seconda batteria, perché col carico dimezzato delle uscite di prova mi veniva comodo adottare quasi sempre il primo livello di assistenza, detto ECO, che garantiva un'autonomia di circa 1500 metri di dislivello in oltre 100 km, ma con l'equipaggiamento completo, come mi era stato anticipato da chi mi ha venduto la bici, il livello ideale è il secondo, detto TOUR, che assicura un maggiore aiuto in cambio di una minore autonomia. Rispetto alla bici tradizionale, il vantaggio enorme è quello di poter pedalare sempre in agilità, in modo da "salvare la gamba", come si dice in gergo, in ogni situazione. Fatica se ne fa lo stesso, ma è una fatica molto più sana: il cuore e la schiena ringraziano, e l'esperienza è quella serena del turista che può ammirare le bellezze che lo circondano anziché fissare ossessivamente la ruota anteriore e il ciclocomputer pregando che quella maledetta salita, o quell'odioso interminabile rettilineo contro vento finiscano presto. Che l'esercizio fisico sia comunque rilevante lo conferma il fatto che esattamente come due anni fa, dopo sei settimane di viaggio avrò perso 5 chili, e non perché ho dimenticato una borsa in qualche camera d'albergo. 

 

 

 

 

 

PARTENZA

 

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