Arriviamo a Ravenna poco prima di mezzogiorno,
e ci rechiamo subito presso San Vitale, dove acquistiamo un biglietto
cumulativo, del costo di € 7,50, per poter visitare tutti i maggiori
monumenti della città. Cominciamo ovviamente da San Vitale (32)
e dal contiguo Mausoleo di Galla Placidia, e proseguiamo poi alla volta
di Sant'Apollinare Nuovo. Lungo il tragitto ci si imbatte in una bellissima
chiesa, purtroppo chiusa forse a causa dell'orario, ma che ci svela
attraverso una cancellata laterale il suo splendido chiostro: è
la chiesa di San Giovanni Battista (33).
Poco distante, ecco Sant'Apollinare Nuovo (34,
35), che è già
sulla strada dell'uscita da Ravenna verso Sant'Apollinare in Classe.
Presso l'entrata della chiesa c'è anche un ristorante self-service
per il quale il biglietto di cui sopra prevede uno sconto. Decidiamo
di approfittarne. Sembrerò grossolano nel parlare del ristorante
con la medesima enfasi con cui racconto delle visite a monumenti così
importanti, però, suvvia, certe cose van da sé: avrebbe
senso affermare pubblicamente che la musica di Mozart è geniale
e che Maradona era un fuoriclasse, se non per destare volontariamente
una selva di sbadigli? Ma a proposito di musica, questo lo posso dire
senza annoiare nessuno, nelle chiese di Ravenna vengono riprodotte delle
registrazioni di musica antica. A Ravenna curiosamente tutti per strada
parlano di questioni giuridiche: sembra di stare in un grande tribunale
a cielo aperto. Perché?
All'uscita da Sant'Apollinare Nuovo, si è
dunque già sulla strada perfettamente rettilinea che ci porta
a Sant'Apollinare in Classe (36,
37, 38).
Qui per entrare occorre acquistare un altro biglietto, non molto costoso
(se non ricordo male si tratta di 2 €). L'interno della basilica
è straordinariamente luminoso, e a differenza dell'altro Apollinare,
colpisce più nel suo insieme che per i particolari. Nel proseguire
il nostro viaggio secondo l'itinerario stabilito, dobbiamo affrontare
la scelta fra due diverse infrazioni, perché come spesso accade
non si è pensato ai ciclisti, e quindi per non tornare fino a
Ravenna e raggiungere la località Fosso Ghiaia, o ci si immette
nella Romea in un tratto proibito alle bici, oppure si entra poco più
avanti, ma attraverso un'uscita, e quindi contromano. Optiamo per la
seconda possibilità, dal momento che concretamente non presenta
nessunissimo rischio.
A partire da Fosso Ghiaia si costeggia un
canale con l'ausilio di un robusto vento a favore. Procediamo affiancati
sull'alzaia a velocità sostenuta quasi senza pedalare. Ma la
pacchia dura poco: si svolta a sinistra, e il vento è ora laterale-contrario.
Rimarrà tale fino alla fine della tappa. Le mie borse nuove hanno
così la chance di confermare la loro buona aerodinamicità:
mi consentono comunque di mantenere una velocità di crociera
non inferiore ai 20 kmh. E inoltre il vento è bello fresco ed
è un piacere sentirlo sul viso, dopo tre giorni di grande caldo.
Anche a Savignano è doveroso segnalare l'albergo dove ci fermiamo
per la notte. In particolare la cucina è davvero notevole per
qualità e quantità, e i prezzi sono contenuti: si tratta
dell'Albergo Ristorante Cesare, sulla via Emilia di Ponente, in prossimità
dell'ingresso del paese.