Per andare a Fabriano, si prende la strada
vecchia, che parte dal centro città, e passa per Moie. Il vento
adesso è decisamente contrario. Ci si annoia un po', ma la parte
turistica della tappa è alle spalle, lo sappiamo, e quindi è
bene mettersi il cuore in pace. Fortunatamente il grosso del traffico
passa sulla parallela superstrada, ma non mancano le fastidiose eccezioni.
Dopo aver constatato, a fine viaggio, che i controlli della polizia
stradale e dei carabinieri sono stati quasi completamente disposti su
autostrade e superstrade, ripensandoci troverò una spiegazione
a queste ingombranti, rumorose e pericolose eccezioni, che rappresentano
l'equivalente di un delfino allevato in una vasca da bagno (per starci
ci starebbe, ma ha senso tenercelo?).
Tornando al particolare, a un certo punto
c'è una deviazione per Fabriano, che sembra spedirci sulla superstrada,
mentre la nostra strada continua, ma è confortata dalla sola
indicazione turistica "Gole della Rossa". Decidiamo di proseguire
per la vecchia strada, ma ben presto verifichiamo come stanno le cose:
essa si insinua sul fondo di una stretta gola, mentre la strada nuova
si tuffa in galleria. Il primo tratto della vecchia statale è
però occupato da una cava, e per entrare bisogna varcare un cancello,
che troviamo chiuso, controllato attraverso una telecamera. Chiediamo
aiuto a un tizio, molto gentile, che ci consiglia di evitare come la
peste le gallerie della superstrada, e di suonare il citofono presso
il cancello. Così facciamo, e in effetti qualcuno ci apre il
cancello. Scopriamo così che la strada è chiusa dalle
16 alle 17 di ogni pomeriggio perché a quell'ora fanno saltare
le mine (e anche per un certo periodo in mattinata, ma non ricordo bene
i dettagli). Noi siamo arrivati lì alle 17,30, per nostra fortuna.
Da lì in poi la vecchia strada, arrampicandosi
ora su un fianco, ora sull'altro della stretta vallata, e andando a
toccare con numerosi e impegnativi saliscendi alcuni piccoli paesi,
s'avviluppa come un'edera attorno alla mostruosa nuova superstrada,
alle cui lusinghe cediamo, per tema di sbagliare strada proprio alla
fine, solo a pochissimi chilometri da Fabriano. Fabriano è una
cittadina senza alcuna vocazione turistica, con una popolazione numericamente
modesta ma sparsa su un territorio insolitamente vasto, tant'è
che nel corso della nostra consueta passeggiata digestiva riusciamo
a percorrere un numero impressionante di km prima di ritrovare, quasi
per caso, il nostro albergo.