Sempre sole. Partiamo per una stradina secondaria,
che si prende oltre la statale seguendo l'indicazione di San Martino
in Colle. Se consideriamo che è domenica mattina, si capisce
perché siamo soli in mezzo alla campagna. Ci si ricongiunge alla
statale che va a Camporeggiano e Umbertide alcuni km più tardi.
La statale è tendenzialmente in discesa. Sempre grazie al fatto
che è domenica, il traffico non è troppo intenso, ma comunque
poco dopo Camporeggiano optiamo per una deviazione sulla destra verso
Civitella Ranieri: percorriamo così in quasi perfetta solitudine
una strada che guadagna un centinaio di metri di quota attraversando
un bosco, per poi scendere direttamente nel cuore di Umbertide. A Umbertide
non c'è nulla di particolare da vedere, se si esclude una piccola
rocca attorno a cui si dispiega un centro storico di dimensioni assai
ridotte, sicché ripartiamo ben presto imboccando la vecchia Tiberina,
ma abbandonandola poco più avanti all'altezza di Niccone, dove
si svolta a sinistra. Dopo Mercatale inizia la salita: si guadagnano
circa 350 metri, con pendenze talora notevoli. Fa molto caldo, e l'unico
motivo di conforto è rappresentato dall'osservazione del borgo
di Pierle (92, 93).
Quindi si scende, e infine si risale di altri 200 metri fino a Cortona
(94, 95,
96, 97,
98).
Cortona è piena di stranieri, soprattutto americani. Sorprende
questo successo: Cortona è bella, ma al confronto Gubbio meriterebbe
un ben maggiore interesse.
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