Si continua a salire fino al paese di Grotti,
dopodiché la strada diventa asfaltata. Arrivati ad un incrocio,
dovremmo trovare davanti a noi, secondo la cartina del TCI, la strada
che prosegue verso Radi, mentre invece le uniche possibilità
sono quelle di andare a sinistra o a destra. Proviamo a sinistra, e
giungiamo subito nel paese di Ville di Corsano. Da qui, in realtà
parte la strada che attraverso Radi ci porterà sulla Cassia in
corrispondenza di Monteroni d'Arbia. L'asfaltatura sembrerebbe recentissima.
Il tracciato pare lo scenario di una vignetta di Mordillo, con pendenze
clamorose. A un certo punto c'è un cartello che preannuncia una
salita al 10%. Tze... e il resto, mancia? Siamo più vicini al
20 che al 10. Ma sopportiamo il nostro destino di buon grado, perché
il paesaggio è stupendo (149,
150, 151,
152, 153,
154).
La Cassia fino a Buonconvento è sostanzialmente
pianeggiante. Il fascino di Buonconvento reclama una passeggiata (155,
156) per le sue viuzze.
Particolarmente interessante il giro interno delle mura. Dopo aver lasciato
Buonconvento, la Cassia comincia a salire sensibilmente, e un forte
vento spira in senso contrario, sicché San Quirico d'Orcia ce
la dobbiamo guadagnare col sudore della fronte (tanto ci pensa il vento
ad asciugarlo, mentre contemporaneamente provvede a prosciugare le nostre
energie). Lo scenario continua però ad essere altamente spettacolare
(157).
A San Quirico (158),
di cui ricorderemo la Collegiata e gli Horti Leonini, si fa una pausa
pranzo (frugalissimo), e poi si riprende la marcia verso Pienza, percorrendo
una strada di sbalorditiva bellezza (159,
160,
161,
162,
163,
164).
Pienza (165, 166,
167, 168,
169, 170)
è un po' penalizzata dal cielo imbronciato. Giunti alle sue porte,
abbiamo addirittura avvertito tre o quattro gocce di pioggia: primizia
stagionale assoluta! Meno spettacolare, ma comunque sempre assai piacevole,
il percorso che ci adagia ai piedi di Montepulciano. Troviamo una camera
appena fuori dalle mura, grazie al cortese e solerte interessamento
delle ragazze dell'ufficio informazioni turistiche, e poi ci lanciamo,
a piedi, su per i pendii di Montepulciano (171,
172, 173),
una delle città più inclinate che io conosca.