TAPPA 16 : BAGNOREGIO - NARNI SCALO

 

 

 

92,4 km - Dislivello: 700 metri - Gradimento: ***½

 

La strada che collega Bagnoregio a Viterbo - senza passare per Montefiascone - è itinerario ideale per una tranquilla passeggiata domenicale. Vallonata, ma con discrezione, belle viste. Arrivo a Viterbo (203, 204, 205, 206, 207, 208, 209), dinnanzi al Palazzo Papale, esattamente alle 10. Sono sicuro di questo dettaglio perché le campane della vicina chiesa producono un volume di suono impressionante, risultando di conseguenza indimenticabili. Il cielo è azzurrissimo, screziato da nubi giocose, l'aria è fresca. Per viterbesi e turisti è ancora troppo presto, sicché la passeggiata è quanto di più pacifico si possa immaginare. Il quartiere S. Pellegrino, invece, è deturpato dalla presenza di numerosi scooter e di alcune auto in disordinato parcheggio. Uscito da Viterbo, salgo fino a La Quercia, e da lì ridiscendo per strada ondulata e tranquilla a Vitorchiano (210, 211, 212, 213, 214, 215, 217, 218), che è un meraviglioso borgo formato da vecchie case con scale a vista e fiori ovunque. Molti gatti.

 

 

 

 

Poi mi sposto (219, 220) a Bomarzo (221, 222, 223, 224, 225), dov'ero già stato anni fa. Il borgo alto sembra un gemello di Vitorchiano, gatti compresi, ed è altrettanto fascinoso. Gettatomi in vertiginosa discesa per raggiungere l'ingresso del Parco dei Mostri, ho deciso di non entrarvi. Un enorme cartello ricorda ai visitatori che è proibito girare filmati, o scattare fotografie da sfruttare commercialmente. Ora, le foto che faccio io non sono in vendita, ma siccome l'ingresso al Parco costa 8 euro, che non mi sembrano pochi, vorrei avere la facoltà di far quello che voglio delle mie fotografie, sicché io mi tengo i miei 8 euro, e loro si guardino i loro mostri e facciano pure milioni a palate vendendo immagini del parco. Se ci riescono.

Per la vecchia statale, alternata a un breve tratto di superstrada, raggiungo Narni Scalo, avendo già rinunciato in partenza a salire alla Narni vera e propria. Mi accoglie all'albergo vicino alla stazione un signore simpaticissimo che, non appena legge la mia carta d'identità, si mette a parlare in un ottimo milanese. E' in effetti un milanese che si è trasferito in Umbria da più di 40 anni.


ViterboViterboViterboViterboViterboViterboViterboVitorchianoVitorchiano
VitorchianoVitorchianoVitorchianoVitorchianoVitorchianoVitorchianoDa Vitorchiano a BomarzoDa Vitorchiano a BomarzoBomarzo
BomarzoBomarzoBomarzoBomarzo

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