Oggi tappa di montagna, e si comincia con
un clima adeguato: che freddo! (239)
Si sale di un centinaio di metri verso Norcia, ch'è tutto un
fiorire di chiese e di negozi di gastronomia (240,
241, 242,
243). Questi ultimi sono molto
attraenti, e infatti la gente non si limita ad osservare le vetrine.
Io stesso entro in una panetteria e devo fare la coda per comprare un
pezzo di ottima focaccia (che qui però si chiama "pizza
bianca", come a Roma, e probabilmente come in molti altri luoghi
del centro-sud). Norcia è una cittadina piacevolissima, e me
ne vado a malincuore. L'ascesa verso Forca Canapine (1541 m slm) è
lunga (20 km) ma assai dolce, senza un solo strappo. E' inoltre molto
panoramica e, dopo il bivio per Ascoli Piceno, anche pochissimo battuta.
Insomma, l'ideale per il cicloturismo (244,
245, 246).
Toccata la vetta, torno indietro brevemente per imboccare la deviazione
verso Castelluccio. Purtroppo proprio in questo frangente si mette a
piovere, e fa piuttosto freddo. Dopo aver guadagnato un centinaio di
metri di quota, si apre improvvisamente il panorama sulla Piana di Castelluccio,
che è un luogo di magica bellezza (247,
248, 249,
250, 251,
252, 253,
254, 255,
256, 257,
258, 259,
260, 261).
Una grande pianura variopinta a quasi 1500 metri d'altitudine, nell'ambito
del Parco Naturale dei Monti Sibillini. Si sale poi al paese di Castelluccio,
sulla sommità di una specie di bernoccolo nella piana, si ridiscende,
e infine si sale per l'ultima volta verso il Passo del Gualdo - ascesa
impegnativa ma assai breve. La discesa verso Visso, circa 18 km, è
assai meno entusiasmante, soprattutto perché l'asfalto è
molto irregolare. Faccio tappa nella piccola Visso.
|
|