TAPPA 19 : VISSO - GUALDO TADINO

 

 

 

99,8 km - Dislivello: 1300 metri - Gradimento: **½

 

Anche questa mattina, nonostante il sole, fa molto freddo. Alla partenza dimentico di farmi ridare la carta d'identità, ma per fortuna me ne accorgo dopo poche centinaia di metri. La strada che porta a Camerino è poco trafficata, ma preferisco comunque seguire la vecchia traccia, che evita la galleria e sale fino a poco oltre gli 800 metri. La strada è tutta per me, e ben asfaltata. Lambisce il bel paese di nome Appennino (262). Per arrivare a Camerino, dopo essere scesi, bisogna risalire per altri 9 km. Solo l'ultimo, tuttavia, è veramente impegnativo. Camerino non mi entusiasma. Mi colpisce solo la Basilica di San Venanzio (263, 264). Nuovamente ridisceso, ricomincio a salire dapprima lentamente fino a Pioraco (265), dove tutti sono cortesissimi, e poi ancora oltre. L'ascesa termina al Passo del Cornello (818 m): solo gli ultimi 4 km presentano qualche seppure minima difficoltà (266, 267, 268). L'unico problema per me è che proprio in prossimità del valico si mette a piovere. Smetterà presto, però. Nocera Umbra (269, 270, 271) è una città provatissima dal terremoto del 1997. Il centro storico è tutto un cantiere. Il tratto di Flaminia fino a Gualdo Tadino rappresenta, per il cicloturista, il suicidio perfetto. Gobbe micidiali, e pazienza, ma soprattutto un traffico bestiale, pericolosissimo. Mi dicono che è prevista la costruzione di una variante. Trovo alloggio in un grande albergo gestito dai salesiani, l'Hotel Verde Soggiorno: molto accogliente, con una buona cucina, e un conto leggero.

 

 

 

 


AppenninoCamerinoCamerinoPioracoPasso del CornelloPasso del CornelloPasso del CornelloNocera UmbraNocera Umbra
Nocera Umbra

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