TAPPA 22 : IMOLA - MILANO

 

 

 

261,3 km - Dislivello: 100 metri - Gradimento: **

 

Partenza mattiniera (6,30), che mi consente di apprezzare come gli imolesi si muovano per tempo. Tutti i bar sono aperti, così come le panetterie, e perfino una macelleria! (276) Il resto è bici, in una giornata mai troppo calda, senza che da mane a sera io abbia avvistato una sola nuvola. Ho tagliato tutte le città emiliane lungo la Via Emilia seguendo l'antico tracciato. E' così che si deve fare, costi quel che costi, se non si vogliono percorrere decine di km di troppo, catturati dalla rete degli svincoli, delle tangenziali e delle bretelle varie che massacrano il nostro territorio in prossimità dei centri abitati grandi e piccoli. Qualche volta bisogna scendere dalla bici perché ci sono tratti di strada da percorrere contromano, o cantieri aperti da aggirare o attraversare, ma ricordate che c'è sempre una via perfettamente diritta davanti a noi che ci ricongiungerà alla Via Emilia oltre il centro abitato.

 

 

 

 

Niente turismo, oggi. Tutto ciò che posso concedermi, se voglio arrivare a casa per l'ora di cena, è qualche sosta - una ogni 25-40 km - per bere e mangiare qualcosa, più bere che mangiare. Per affrontare in giornata una distanza superiore ai 250 km, tutto ciò che occorre è la concentrazione: mantenere un'andatura costante, tra i 23 e i 32 kmh, a seconda della direzione del vento, senza mai forzare e senza mai farsi venire l'idea che si è stanchi. Non è bene superare i 40 km consecutivi senza fermarsi per un rifornimento, perché si pagheranno poi.

Miracolosamente riesco ad entrare in Milano nel modo giusto, e vi assicuro che arrivando in bici dalla via Emilia non è impresa facile. Vi spiego come si fa: appena dopo il cartello che segnala il termine della Via Emilia, ci si trova davanti a un bivio fra due cavalcavia in curva: entrambi portano su strada proibita alle biciclette. A sinistra v'è l'indicazione "San Donato centro", a destra "Milano centro". Voi cosa fareste? Bravi: si va a sinistra. Subito dopo infatti c'è un'altra deviazione a destra per San Donato centro, e poco dopo ancora un cartello che indica la stazione della metropolitana di San Donato, e Metanopoli. E' la strada giusta. Immediatamente più tardi, c'è l'indicazione della stazione ferroviaria di Rogoredo. E' nostra. In breve, senza aver commesso alcuna infrazione, ci troveremo in Piazzale Corvetto, al riparo dalle fameliche, invadenti tangenziali. Attraverso il centro di Milano prendendo un mucchio di scorciatoie, e una manciata di minuti dopo le 20 eccomi a casa.


Imola

Il viaggio è terminato. Avete percorso con me 2247 km (102,1 al giorno), e superato circa 17850 metri di dislivello (811 al giorno). Io sto già pensando all'anno prossimo...

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