TAPPA 1 : MILANO - GODIASCO

 

 

103,9 km - Dislivello: 628 metri - Gradimento: ***

 

Ho terminato alla bell'e meglio all'una di ieri sera tutto il lavoro impostomi dal decesso improvviso del mio pc occorso quattro giorni fa. Il dubbio fra una partenza stamane, sabato, ed una più tranquilla domenica viene risolto con la condizione di svegliarmi a un orario umano (7,15) e partire con comodo.

Quando l'irrinunciabile rituale del passaggio all'edicola sotto casa per una sorta di punzonatura spirituale è compiuto, sono le 8,55. La giornata si preannuncia calda ma non caldissima. Il vento, da nord (e io vado a sud, che bello!), è fresco. Diciamo che è una brezza sostenuta. Com'è noto, nei racconti dei ciclisti quando è a favore è una brezza, quando è contro è una bufera.

Il primo appuntamento turistico di oggi, la Certosa di Pavia, è penalizzato dalla copertura per lavori di restauro della magnifica facciata. Non mi resta che fare un giretto all'interno della chiesa, un po' in imbarazzo per i miei calzoncini corti che come in tutte le chiese abbaziali non sono molto graditi, nonché sbirciare attraverso un cancello chiuso il mirabile chiostro piccolo.

 

 

 

 

 

 

 

Alla città di Pavia, in cui ho vissuto dalla seconda settimana fino al secondo anno d'età, dedico una maggiore attenzione rispetto ad altre volte. Ma è una città che meriterebbe, in una prossima occasione, una gita in giornata. Non ero mai stato nei cortili dell'Università, che sono aperti al passaggio pedonale e ciclabile (con bici condotta a mano, però). Il passaggio da Pavia a Casteggio, tagliata fuori da una tangenziale, è semplice routine. A Montebello della Battaglia si imbocca Viale delle Rimembranze e seguendo le indicazioni si prosegue verso Arpesina e Fortunago, per una stradina pochissimo battuta che offre paesaggi gradevoli chiedendo in cambio il superamento di pendenze importanti (il primo giorno tutte le pendenze sono importanti, anche quelle dei cavalcavia): un paio di strappi al 14%, molti altri fra l'8 e il 10%. La calura è sopportabile. Da Costa dei Cavalieri si diparte una strada che finalmente scende, ma non senza qualche contropendenza, fino a Godiasco.

Ho avvertito un po' di stanchezza curiosamente proprio sull'ultima discesa, ma non ho patito il mal di stomaco che non di rado mi affligge nella prima tappa dei miei viaggi.

Prima di Godiasco, sulla destra, c'è la bella pieve di San Zaccaria.


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