Anche oggi, domenica, partenza con comodo (9 e 25), in previsione
di una tappa di carattere appunto domenicale. Tracciato prevalentemente
pianeggiante, tra le belle campagne dell'alessandrino e i numerosi
centri che hanno qualcosa di interessante da mostrare. C'era anche
un cane nero di dimensioni medio-grandi che aveva qualcosa da mostrarmi:
i suoi denti. Per farmi vedere meglio mi ha inseguito per alcune centinaia
di metri a pochi centimetri dal mio polpaccio destro, ed io, per dimostrargli
che a mia volta avevo dei buoni numeri da esibire, gli ho piazzato
un bello scatto da velocista seminandolo senza pietà. Io sono
assolutamente convinto che quelle siano solo esibizioni di baldanza
canina a protezione, solo dimostrativa, del territorio, e che se mi
fossi fermato a guardarlo, il cagnone avrebbe finto di ignorarmi.
Ma vuoi mettere l'ebbrezza di uno scatto a oltre 40 all'ora?
In mattinata mi sono fermato presso un minuscolo chiosco
ove erano messe in vendita pesche e albicocche. Un signore gentilissimo
prima mi ha messo nel sacchetto che gli ho porto delle pesche, più
di quante ne avessi chieste, quindi è corso nel suo giardino,
che era lì a due passi, per raccogliermi le albicocche direttamente
dalla pianta. E poi non voleva neanche i soldi, ho dovuto insistere
per riuscire a dargli qualcosa. La frutta era buonissima.