Le condizioni climatiche al momento della partenza sono le
stesse di ieri sera: fortissimo vento contrario. La mia velocità
di crociera resta confinata agli 8-11 kmh. La decisione non dev'essere
neanche presa, non ho scelta: oggi mi fermo a Zaragoza, e da domani
ritorno indietro. Può anche darsi che nei prossimi giorni la
situazione migliori, ma come ho già detto non ho due mesi di
tempo a disposizione per assecondare i capricci di questo fantastico
clima del nuovo millennio, dove tutto si raddoppia: il vento è
due volte più forte, la pioggia è due volte più
intensa, quando piove, perché anche i periodi di siccità
sono due volte più lunghi.
Ciò che avrei dovuto fare era ripetere la strategia
del 1999: spingermi verso ovest restando molto più a nord (allora
la mia conquista del west si era fermata a Burgos), per poi sfruttare
il vento a favore al ritorno.
Dovendo percorrere una distanza modesta, anche se alla velocità
con cui quei simpatici sciatori nigeriani o congolesi affrontano la
loro discesa alle Olimpiadi, ho tutto il tempo per fermarmi nei vari
paesini a curiosare. La Plaza de España di Villafranca de Ebro
offre lo spettacolo di un autentico condominio di cicogne disposto
scenograficamente sui tetti del palazzo municipale. La gente comincia
a uscire di casa solo dopo le 10.