La ballata delle autovías continua: oggi ho fatto 108 invece dei 75 chilometri previsti. I 75 però erano basati sul tracciato di quelle che ancora una volta le cartine indicavano come carreteras normali mentre invece sono autovìas.

Solo da Vic a Ripoll ho potuto accedere alla strada principale. E la differenza qual è? Le autovías hanno dei limiti di velocità, solitamente, sui 100 kmh, ma sono dotate di una larga corsia laterale. Le strade normali a volte hanno le stesse caratteristiche, ma non di rado diventano più strette, e quindi sono molto più pericolose per i ciclisti, anche perché i limiti di velocità sono un po', ma non molto più bassi, e spesso non vengono rispettati. A parte la strada della Noguera, qui in Spagna le uniche indicazioni stradali riservate ai ciclisti nelle quali mi sono imbattuto sono di divieto. Nessun consiglio di itinerari alternativi. Le poche piste ciclabili che ho visto le hanno fatte dove non servono.

Per uscire "regolarmente" da Manresa ho dovuto farmi consigliare da un automobilista gentilissimo che si è fermato apposta per mostrarmi sulla cartina il modo, macchinoso, per imboccare l'unica strada verso Vic percorribile in bici.

La strada in sé non è affatto brutta. Sale molto gradualmente fino ai 917 metri della Pollosa, fra coltivi.

Vic ha almeno due belle piazze, la Plaza Mayor e quella della cattedrale. C'era anche da visitare un tempio romano ma me ne sono ricordato solo in serata, mentre traccio questi appunti. Un po' tardi, direi.

La strada per Ripoll sale con qualche sostanziosa ondulazione attraversando alcune gallerie ben illuminate, la più lunga delle quali non arriva al mezzo chilometro.

Mi sono fermato al primo albergo che ho trovato, alla periferia di Ripoll, perché non volevo correre rischi: erano già le 8, oggi è venerdì, e Ripoll è una località turistica.

 

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