Nel tentativo di recuperare un po' di sonno arretrato, dal momento che nelle due notti precedenti la partenza avevo dormito complessivamente 5 ore, ho puntato la sveglia per le 8, ma poi ho chiesto un supplemento di 40'. Partenza, conseguentemente, alle 9,35.
Dirigendosi per la vecchia statale verso Biella, si trova sulla sinistra la deviazione per Candelo. Essendo domenica mattina, nel Ricetto c'è un po' di gente. Il Ricetto è un quartiere medievale di forma pentagonale racchiuso fra mura.
Da Candelo a Biella il passo è breve. Un giretto a piedi per il capoluogo non è una cattiva idea, anche per vedere l'antico battistero. Ma la parte più stagionata di Biella è in alto, su un colle, ed è il cosiddetto Piazzo. Lo si raggiunge grazie alla breve ma intensa "Salita dei Cappuccini", al 15% di pendenza sull'acciottolato, altrimenti detto rizzada.
All'uscita dal piccolo borgo, altro pane per i denti dello scalatore (che non sono): si susseguono gli strappi duri, con una punta del 17% su una micidiale curva a destra. Si tenga presente che con questa pendenza il peso delle borse fa in modo che la ruota anteriore tenda a perdere contatto con il suolo, e la bicicletta a ribaltarsi, sicché occorre spostare il peso del corpo in avanti e alzarsi sui pedali.