Secondo programma, inauguro la giornata con la visita al chiostro di Sant'Orso, con i suoi capitelli multiformi, per poi imboccare la strada del Piccolo San Bernardo. Non ci sarà bisogno di navigatore, oggi.

C'è, come ieri, un leggero vento a favore. La temperatura sulla strada raggiunge i 40° a Morgex.

L'occhio è attratto sovente da castelli e campanili. Il più appariscente dei primi è quello di Saint-Pierre, mentre tra i campanili ricorderò quelli di Arvier e di Morgex.

Tutto quel calore non poteva non generare, nel pomeriggio, i classici temporali estivi: poco prima di La Thuile comincia a piovere forte sicché sono costretto ad attendere per tre quarti d'ora sotto l'accogliente tettoia di una fermata di corriera.

A La Thuile, ultimo possibile punto di rifornimento prima del colle, sorprendo il commesso di un mini-market che magnifica la qualità del suo pain-au-chocolat che fa arrivare appositamente ogni giorno dalla Francia, dicendogli "Ma allora è quello de La Rosière". Lo conosco perché l'avevo gustato 4 anni fa tornando a casa: è effettivamente sopra la media.

E proprio La Rosière è il luogo di tappa che avevo previsto. La prima salita lunga dell'anno è compiuta, non senza un po' di fatica (e il fastidio delle mosche), e lo scollinamento avviene poco dopo le 20. Alloggio, esattamente come 10 anni fa, al Relais du Petit-St-Bernard. La Rosière è principalmente una stazione sciistica, che però vanta una sua attività, seppur ridotta, anche nella stagione estiva.

Prosegui il viaggio (tappa 5)

Torna alla pagina principale di questo ciclogiro

Torna alla prima pagina sul cicloturismo                                                       Home Page