L'avvicinamento a Lyon comporta per i ciclisti due deviazioni attraverso paesi a lato della D1006. Mi è stato ancora una volta molto utile il navigatore, che mi ha indirizzato in entrambi i casi a colpo sicuro.
Particolarmente buona la baguette di giornata, presa in uscita da Chambéry, e avvolta in un foglio di carta recante la seguente scritta: "Si prega di non finire tutto il pane prima di tornare a casa". Sarà anche una spiritosaggine autocelebrativa, ma è del tutto giustificata, e, come tale, nella maggior parte dei casi vana, perché a una buona baguette non si resiste.
Il traffico è molto più corretto e disciplinato rispetto a due anni fa. Si trovano frequentemente cartelli che ricordano agli automobilisti che superano i ciclisti di mantenere una distanza non inferiore al metro e mezzo.
Stamattina mentre facevo colazione ho colto un dialogo in spagnolo fra l'albergatore e suo figlio, Pablito. Gli ho chiesto se fosse spagnolo, ed ero pronto a fargli i complimenti per come parlava il francese. Invece è francese, ma la moglie è messicana. Ho virato i complimenti su come parla il castigliano. Alla piacevole conversazione, che si è poi prolungata, hanno partecipato anche Pablito e la signora. In spagnolo, beninteso, lingua con la quale mi trovo molto più a mio agio rispetto al francese, che sono in grado di utilizzare, con mio rammarico, solo per le comunicazioni ordinarie.