Mi sono svegliato stamattina col chiodo fisso dei 160 km da fare per raggiungere Troyes. Ma due elementi mi hanno indotto a modificare i piani: i dislivelli e il clima.
Appena uscito dall'albergo mi accorgo di aver dimenticato di ricaricare le batterie del navigatore. Fortunatamente le indicazioni tabellari per Troyes sono chiare e consentono di lasciare Dijon molto rapidamente.
Subito una fermata ad una stazione di servizio per gonfiare la gomma anteriore che è alquanto fiacca, e poi comincia una prima salitella, che si protrae per diversi km fino a raggiungere, a oltre 500 metri di quota, la prima sponda di una valle trasversale il cui fondo coincide con il paese di Val-Suzon. Naturalmente poi bisogna risalire dalla parte opposta.
L'esercizio si ripeterà altre volte, con l'aggravante che sul culmine di tutte queste colline boscose si addensano nuvoloni neri particolarmente propensi a estrinsecarsi idricamente nei confronti del viandante.
Gran traffico di mantelline, e temperatura per tutta la mattinata compresa fra i 15 e i 18 gradi.