TAPPA 22 : SÉES - BERNAY

 

Sées

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69,1 km - Dislivello: 495 metri - Gradimento: ***

 

 

Segnalo anzitutto l'albergo dove ho alloggiato a Sées: il Garden. Il cortesissimo proprietario offre a colazione, oltre al resto, le ciliegie del suo giardino, buonissime.

A 200 metri dall'hotel c'è la cattedrale, che vista da fuori sembrerebbe più grande, ma l'interno è comunque bellissimo.

Sulla piazza si sono dati appuntamento alcuni possessori di auto d'epoca. Sulla mia bicicletta d'epoca... recente, ma già provata da quattro lunghi viaggi, è giunto il momento di compiere un paio di interventi: lubrificazione generale e cambio dei pattini dei freni anteriori. Con tutta la pioggia dei giorni scorsi si sono comsumati molto rapidamente.

Quando finalmente lascio Sées sono già le 10,30. Le previsioni meteo minacciano un deciso peggioramento nel pomeriggio, e io cerco di giocare d'anticipo. E' sabato, e c'è poco traffico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gacé è un ideale punto intermedio della tappa odierna. Vanta un castello (sede del municipio) e una chiesa notevoli.

Dopo Gacé ci sono un paio di strappi impegnativi (sul secondo le pendenze raggiungono il 9%), ma poi, come mi aveva anticipato l'albergatore, la strada si appiattisce, e digrada regolarmente verso Bernay. Siamo ormai in piena Normandia (la Basse Normandie, per la precisione).

Si abbandona la strada maestra per una breve visita a Broglie.

Comincia a piovere solo quando ormai sono in albergo da più di un'ora. Bernay ha molte case a graticcio, anche se non è un'intera città fatta a graticcio, come avevo letto da qualche parte. Vale comunque, se non proprio un viaggio apposta, sicuramente una sosta.

Chiudo, così come ho aperto, con una segnalazione: vicino all'Hotel Lion d'Or, dove alloggio, c'è un ristorante cinese di eccellente qualità, di molto sopra la media, nonostante i prezzi modici. Uno dei due o tre migliori ristoranti asiatici che ho conosciuto in Francia nel corso dei miei viaggi.

Naturalmente tacerò il fatto che per tutta la giornata il vento soffiava violentemente e schifosamente a favore. In certi momenti mi è sembrato di cavalcare una moto.


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