A Saint-Leu-d'Esserent c'è un bel complesso mairie-chiesa abbaziale (gotica, ovviamente).
A circa 5 km c'è Chantilly, col suo grande castello suddiviso in più corpi e circondato da un vasto parco. A giudicare dalla coda chilometrica nei suoi pressi, la grande attrazione del sito non è il castello, ma un camper-gelateria la cui insegna dichiara una tradizione straordinariamente longeva. Io non mi accodo, perché, quantunque ghiotto di gelato, è un alimento che non mi soddisfa mai come cicloturista, a causa di un insufficiente apporto energetico e della tendenza a sobillare la sete piuttosto che a placarla.
Dopo altri 10 km ecco Senlis, anch'essa arricchita da una grande cattedrale gotica.
Decido di cercare un alloggio a Crépy-en-Valois, che dista da Senlis una ventina di chilometri. La strada è a favore di vento (stamattina era invece contrario) e poco ondulata, ma a Crépy, tra alberghi chiusi, scomparsi e al completo, non riesco a trovare una camera. Mi rimetto in pista verso Soissons, contando molto su Villers, ma anche qui gli alberghi sono tutti o chiusi o al completo. Fuori dal paese, sulla strada verso Viviers, c'è però un altro albergo dove finalmente la mia ricerca si conclude felicemente, alle 21,30.
L'ora tarda mi suggerisce un digiuno purificatore, benché il ristorante dell'hotel sia ancora aperto. La verità è che il desiderio di riposare è più forte del richiamo della tavola. E comunque so che in Francia la prima colazione non delude mai, sicché mi rifarò certamente l'indomani.